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Il filo rosso | L'umiltà, il marchio dei grandi

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

28
FEB
2019

L’umiltà ha fascino. È discreta e rispettosa. Attrae. Non invade campi altrui e se lo fa chiede permesso. Sa ascoltare e ascoltando comprende che ci sono luoghi, aspetti e angoli di esperienza che non conosce e che forse non conoscerà mai. Per questo chiede, osserva e cerca costantemente di capire. Ecco, l’uomo umile è così, perennemente teso all’ascolto, elegantemente proteso in avanti. È colui che non osa giudicare, che sa fermarsi un passo prima del non sapere, per non scivolare nell’ostentazione inconscia dell’ignoranza. Eppure, l’uomo e la donna umile sono proprio quelli che più sanno, inconsapevolmente. Hanno un’innata eleganza prossemica che non invade mai lo spazio prossimale altrui. Paradossalmente hanno uno sguardo fiero e sicuro, perché l’umiltà - questa sottile bellezza d’animo - non è modestia, è semplicemente arricchimento continuo, esperienza culturale in adattamento, amore per se stessi, per un io che non si accontenta mai. Un uomo e una donna umile li riconosci dal primo sguardo, da una stretta di mano, è come se dicessero “sono pronto ad imparare anche da te”. Eh sì, anche da te che in me vedi un superiore, da te che un istante prima mi hai offeso, da te che sei il mio perfetto opposto.
C’è qualcosa nell’umiltà che attrae, che risuona in fondo alla nostra psiche, molto più in profondità di quanto si spingano le spiegazioni evoluzionistiche.
Sappiamo per istinto che l’orgoglio è segno di un animo umano inferiore, mentre l’umiltà è il marchio di una persona di grande animo. Nel profondo, nei luoghi primari della nostra persona, forse scritti nel nostro codice genetico, portiamo l’antica conoscenza storica che noi umani siamo fatti a immagine di Dio (Genesi 1:26), diversamente dalle altre creature terrestri. Noi siamo unici, c’è una santità in noi e siamo soggetti a una legge morale che ci richiede di “praticare la giustizia, e amare la misericordia e camminare umilmente con il nostro Dio” (Michea 6:8).
Siamo attratti dall’umiltà perché siamo progettati per essere attratti da Dio. Ecco l’essenza. Ciò che troviamo attraente nelle persone umili è proprio l’Imago Dei.



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